La Biblioteca Digitale di Memoria Madrid impiega la fotogrammetria per digitalizzare e preservare la sua collezione di libri antichi e, al tempo stesso, per avvicinare al pubblico monumenti urbani e reperti museali della città sotto forma di oggetti 3D tramite la pagina EsConD: Gabinetto di Digital Humanities. Ecco il link ufficiale per consultare le opere finora raccolte: https://www.escond.es/fotogrametria.
La fotogrammetria è una tecnica di scansione non distruttiva che consente di acquisire immagini ad alta risoluzione di oggetti tridimensionali scattando fotografie da diverse angolazioni.
Nel caso della Biblioteca Digitale di Memoria Madrid si impiegano due tipi di fotogrammetria: la fotogrammetria a riflessione, che utilizza uno specchio per catturare l’immagine di un oggetto, e la fotogrammetria strutturata, che impiega pattern luminosi per ricavare informazioni sulla forma dell’oggetto.
La digitalizzazione tramite fotogrammetria consente una maggiore precisione e dettaglio nella raccolta delle informazioni sugli oggetti, oltre a garantire rapidità ed efficienza nel processo. Inoltre, la Biblioteca Digitale di Memoria Madrid sfrutta la fotogrammetria per creare modelli 3D degli oggetti digitalizzati, facilitandone la visualizzazione e lo studio.
La creazione di questo metodo di visualizzazione digitale apre un mondo di possibilità affinché arte e patrimonio raggiungano un pubblico più vasto, stimolando al contempo la partecipazione di sempre più artisti e appassionati nella digitalizzazione di monumenti, sia nazionali sia internazionali. Tutti i lavori finora realizzati sono stati svolti in collaborazione con studenti del Master in Storia Antica delle università Autonoma e Complutense.
Sono già disponibili diverse opere da esplorare, tra cui “Niños con Jarrón” di Atocha a Madrid, “Juana I di Castiglia” nel Parco del Retiro e la “Fuente Mural” in calle Segovia, nonché vari oggetti del Museo di San Isidro e del Museo di Storia di Madrid.
Questo genere di innovazioni continuerà a diffondersi nel mondo dell’arte, avvicinando opere emblematiche di tutto il mondo attraverso l’ambiente virtuale. In questo modo, un pubblico che, per esempio, non può viaggiare in città con musei prestigiosi come il Louvre di Parigi potrà comunque ammirarle, e gli studenti potranno studiare sculture di interesse.
Libnamic, tramite il suo progetto di Digital Humanities, può aiutare diverse istituzioni culturali a creare repertori di oggetti 3D digitalizzati mediante fotogrammetria utilizzando la piattaforma Omeka S. Omeka S è un sistema di gestione dei contenuti web concepito appositamente per la creazione di repertori digitali ed esposizioni online.
Per realizzare un repertorio di oggetti 3D digitalizzati, Libnamic sfrutta le funzionalità di Omeka S dedicate al caricamento e alla visualizzazione di modelli 3D. Gli oggetti digitalizzati tramite fotogrammetria possono essere caricati nel repertorio in formato STL o in altri formati compatibili con la visualizzazione di modelli 3D online.
Una volta inseriti, è possibile arricchire gli oggetti 3D con metadati e descrizioni per facilitarne la ricerca e l’accesso. Omeka S consente inoltre di creare esposizioni online, permettendo agli utenti di esplorare e approfondire in modo interattivo gli oggetti 3D digitalizzati.
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