La Biblioteca dell'Università di Siviglia ha pubblicato recentemente una nuova mostra in cui si presenta il "Gabinetto Armonico" di Filippo Bonanni. Si tratta di un'opera che categorizza gli strumenti musicali in base al loro sistema di produzione del suono. La prima edizione fu pubblicata nel 1722 ed estesa l'anno successivo. Questa versione del 1723 può essere considerata una ristampa, con l'aggiunta però di 11 nuovi fogli. Successivamente, nel 1776 venne pubblicata una seconda edizione che conteneva una traduzione in francese. La visione globale di questo catalogo cattura la nostra attenzione, dal momento che esso comprende strumenti di quattro continenti diversi.
Filippo Bonanni
Filippo Bonanni nacque a Roma nel 1638 ed entrò a far parte della Compagnia di Gesù nel 1654. Studiò nel Collegio Romano della Compagnia e diventò alunno dello scienziato tedesco Athanasius Kircher. Durante i suoi studi, Bonanni iniziò a produrre lenti microscopiche che utilizzò per creare il suo proprio microscopio e sviluppare studi scientifici su vari esemplari. 18 anni dopo la morte di Kircher, fu nominato conservatore della sua famosa collezione. Il Collegio Romano richiese a Bonanni di guidare la pubblicazione di un catalogo per il museo di Kircher e, dopo un decennio di lavoro, nel 1709 pubblicò il Musaeum Kircherianum, un grande libro di quasi 800 pagine che elencava tutti gli oggetti della collezione e illustrava gran parte di essi.
L'opera
Nel 1722, ispirato dalla collezione di strumenti nel museo, pubblicò il "Gabinetto Armonico pieno d'istromenti sonori", un libro contenente 152 tavole con raffigurati strumenti suddivisi in tre sezioni (fiato, archi e percussioni) preceduti da brevi discussioni su altre categorie musicali. Alcuni degli strumenti presentati sono semplici, mentre altri sono macchine tecniche altamente elaborate.
Il libro è una collezione di immagini di strumenti musicali da tutto il mondo, suddivisi in tre sezioni (fiato, archi e percussioni), con un breve testo istruttivo per ogni strumento. Oltre a questi strumenti, si presentano anche i musicisti, includendo dettagli di incontri etnografici. L'opera è l'unione di elementi antichi e popolari e si inserisce nella tradizione della scrittura di viaggio e cataloghi di paesi stranieri. Bonanni appartiene alla tradizione erudita e scientifica del XVII secolo, che cerca di integrare la conoscenza sugli strumenti musicali al sapere universale.
Invitiamo i nostri lettori a esplorare questa sorprendente collezione di rappresentazioni di strumenti musicali nel portale Expobus. Vi garantiamo che troverete numerosi strumenti che non avete mai visto prima. Qui ne lasciamo alcuni tra i nostri preferiti:
Il portale Expobus
La Biblioteca dell'Università di Siviglia, e in particolare la sua sezione del patrimonio storico, pubblica da più di un decennio mostre virtuali. Nel 2015, è stato introdotto il software Omeka per elaborare queste mostre, mentre nel 2018 esso è stato aggiornato a Omeka S, una versione più recente del software, ma sempre con l'assistenza di Libnamic.
Si tratta di uno dei nostri clienti più prolifici in quanto alla creazione di mostre. L'interesse verso il patrimonio storico che custodiscono e la qualità dei loro contenuti rendono Expobus un portale da visitare periodicamente.